La 3^G racconta... ancora domande

Volevo chiederle, riguardo alla protagonista, alcuni chiarimenti: perché Rea tende sempre a scappare quando si scontra con le difficoltà che la vita le riserva?
Si capisce, leggendo il racconto, che la protagonista ha problemi a relazionarsi con gli altri: infatti non ha un buon rapporto né con la zia, né con i suoi compagni di classe; anche con Marzio ha un rapporto instabile.
Mi piacerebbe chiarire se Rea è consapevole che questa generale difficoltà di rapportarsi agli altri sia in definitiva un suo limite, oppure se è convinta che il problema derivi solo dagli altri.
Nel caso della relazione tra Rea e Marzio, si nota che effettivamente entrambi hanno seri problemi e si influenzano negativamente a vicenda, questo porta ad un peggioramento sia del loro rapporto, sia della crescita individuale della persona.
Nonostante Rea sia una ragazza molto giovane, dimostra di non avere quella forza, quel desiderio di riscatto presente invece in una persona della sua età.
Come mai, queste caratteristiche vengono attribuite ad un' adolescente?
A mio avviso gli adolescenti possono avere dei rapporti conflittuali con se stessi, ma non in modo così esagerato.

Un saluto, una studentessa della 3^G

4 commenti:

Anonimo ha detto...

LA 3G..

Volevamo farle i complimenti per questo libro, poiché é notevole per essere stato scritto da una sedicenne.
Grazie alla ricchezza di dettagli presenti nel racconto, diventa un libro molto coinvolgente,particolare e riflessivo.

Anonimo ha detto...

commento di risposta

Concordo con il commento della mia compagnia riguardo al fatto che Rea scappa continuamente nel momento in cui si trova a contatto con le difficoltà.
Secondo me, Rea fugge perché non ha la forza di guardare in faccia alla realtà e affrontare i problemi.
Riguardo al rapporto tra Marzio e Rea, penso che i due forse, non siano troppo credibili.
Aspetto di continuare con la lettura, per sapere come andrà a finire la vicenda.

Ciao, Sara.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un ragazzo della 3G,
ho cominciato a leggere il libro e fin ora la storia mi sembra troppo pesante, nel senso che avvengono troppi fatti drammatici in un lasso di tempo troppo breve. Questo rende la lettura monotona e dopo un po' anche scontata.
Comunque ho notato la tecnica della narrazione, secondo me originale e interessante, sviluppata come un diario e in alcuni punti le giornate disposte non cronologicamente.
Complimenti per aver scritto questo libro all'età di soli 16 anni, una cosa insolita e da parte mia coraggiosa. Buona fortuna!

Anonimo ha detto...

3G

I libro è molto coinvolgente,anche se ci sono delle ripetizioni!!! L'uso di termini esagerati,può rendere la storia surreale. Per essere un libro di una sedicenne,è bene impostato!!! Complimenti!!!
Un saluto!!!

Un alunno della 3G